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domenica 6 ottobre 2013

§ 018 061013 Dalla Spagna a Cirò, passando per Firenze.

Naturalmente per arrivare dalla Spagna a Cirò, passando per Firenze, occorrerà un mezzo. L'ideale sarebbe un veicolo a due assi trainato da buoi o altri animali da tiro... un carrumattu, proprio lui.
Sul blog 'Firenze curiosità' si può leggere che ''Il mese di settembre (precisamnete l'ultimo sabato del mese, ndr) ci riserva ancora un'altra bella sorpresa (prima nel blog si parlava della 'Rificolona', fiera e festa che si svolge nella notte tra 7-8 settembre, ndr). La campagna fiorentina sin dai tempi più remoti ha sempre primeggiato nell’attività vitivinicola e nella produzione di alcuni dei migliori vini del panorama nazionale. Era dovere, nel rinascimento più maturo, offrire i prodotti della terra al Signore di Firenze da parte della popolazione del contado. Un po’ per dovere un po’ per diletto il popolo della Val di Sieve, attuale zona di produzione del Chianti Rufina Docg, omaggiava la Signoria del prodotto principe e più pregiato delle loro terre: il vino.
La tradizionale offerta del vino si è tramandata fino ai giorni nostri. La rievocazione di questo nobile gesto, avviene l’ultimo sabato del mese di settembre nell’ambito della manifestazione “Bacco artigiano”. In Piazza della Signoria, la comunità di Rufina, offre alla città di Firenze il vino del Chianti insieme alle chiavi della “Contea di Turicchi”.
Un tradizionale carro, sormontato da una piramide di 1500 fiaschi pieni di Chianti, trainato dai tipici “bovi” di razza Chianina, storicamente ritratto nelle più belle foto storiche dei F.lli Alinari, sfila per le vie fiorentine del centro storico di Firenze.
Il vino sarà benedetto sul sagrato del Duomo dal Vescovo, per essere poi offerto in dono in Palazzo Vecchio alla Comunità fiorentina in rappresentanza della simbolica “Signoria di Firenze”.
Il “Carro Matto”, così è stato ribattezzato, è un’opera di eccezionale maestria costruttiva dei maestri vignaioli della Val di Sieve. I “Fiaschi”, tipici contenitori in vetro di aspetto panciuto e rivestiti di paglia, sono impilati in una piramide ed intrecciati con paglia e legamenti naturali in modo da contenersi l’un l’altro. 
Due bellissime feste La Rificolona ed il Carro Matto, simbolo della cultura popolare fiorentina.''
Fin qui le notizie da Firenze, mentre dalla Spagna apprendiamo che 'carromato' è proprio l'equivalente del cirotano 'carrumattu', del quale si ricorda, in Italia, il vocabolario Treccani, nella voce 3b del lemma 'carro': ''anticamente nome di un carro da guerra per portare mortai o altre armi, poi passato a designare un carro senza sponde per trasporto di grossi pesi'', significato, quest'ultimo, che unisce spagnolo e cirotano, dialetto nel quale il termine carrumattu è, o meglio sarebbe, di uso corrente, se i calantruni non venissero caricati su trattori o camion.
Da notare che nemmeno Gerhard Rohlfs nel suo ottimo vocabolario calabrese riporta la voce 'carrumattu' o qualcosa di simile, e questo restringe molto l'area di diffusione di questo vocabolo, che probabilmente (non ci giurerei) potrebbe essere limitata proprio alla zona di Cirò...
Insomma, un itinerario un po' lungo da fare in carromatto, ma chissà che non ne valga la pena...